Soffocamento, conati e tosse: qual è la differenza?
8 novembre 2024
Una delle domande più frequenti che ci vengono rivolte dai caregiver riguarda la necessità di sapere quando intervenire se si sospetta che una persona stia soffocando. Riconoscere un soffocamento non è sempre così facile come si potrebbe pensare, quindi vediamo di analizzare attentamente la situazione.
- Soffocamento: Il National Safety Council definisce il soffocamento come "l'inalazione di cibo o altri oggetti che ostruiscono la respirazione". In parole povere, significa che qualcosa rimane incastrato in gola e blocca la respirazione. L'ostruzione può essere "parziale", in cui un po' d'aria può ancora passare, o "completa", in cui l'aria non può passare affatto. Tra le cause più comuni del blocco vi sono cibo, bevande e piccoli oggetti domestici. Per saperne di più su cosa sia esattamente il soffocamento, consultare questo post del blog.
- Conati di vomito: Il conato di vomito è uno spasmo o una contrazione della parte posteriore della gola innescata da un oggetto che tocca questa zona sensibile. È un riflesso che può essere difficile da controllare per i neonati, i bambini, gli anziani e alcune persone affette da patologie che compromettono la capacità di deglutire. Questo riflesso naturale aiuta a prevenire il soffocamento, ma non è la stessa cosa. Tuttavia, non è raro che i genitori di neonati confondano le due cose quando vedono che i loro bambini hanno conati di vomito e difficoltà a deglutire.
- Tosse: quando tossiamo, espelliamo rapidamente l'aria dai polmoni, di solito come reazione involontaria a qualche stimolo estraneo come muco, liquidi o altre particelle. La tosse e il soffocamento possono verificarsi insieme, ma in genere la tosse significa che c'è solo un'ostruzione "parziale" e che l'aria è ancora in grado di fluire attraverso le vie aeree. La tosse è anche una difesa naturale che può spingere un oggetto fuori dalle vie aeree, quindi è meglio lasciare che una persona che tossisce continui a tossire per far uscire l'ostruzione.
Se siete un assistente che si preoccupa del rischio di soffocamento, è importante imparare la differenza tra questi tre comportamenti. Ecco alcuni suggerimenti da tenere in considerazione:
- La tosse e i conati di vomito sono rumorosi, mentre il soffocamento è silenzioso. Una persona che tossisce o ha dei conati di vomito a causa di qualcosa che si è incastrato nelle vie respiratorie avrà una scena rumorosa e drammatica, e questo è uno dei motivi per cui gli operatori sanitari sentono il bisogno di reagire. Il soffocamento, invece, significa che l'aria non passa, quindi la vittima non è in grado di emettere alcun suono. Se la persona tossisce o ha dei conati di vomito, lasciatela continuare, perché potrebbe liberare le vie respiratorie. Se in qualsiasi momento si ammutolisce e non riesce a parlare, è il momento di prendere le misure di primo soccorso.
- Quando qualcuno soffoca, ha conati di vomito o tossisce, non cercate mai di raggiungere la bocca per estrarre il cibo o l'oggetto. Il più delle volte, questo spinge l'oggetto più in profondità nelle vie respiratorie e può ostacolare le nostre difese naturali.
- Agite in fretta, ma rimanete calmi. Questo consiglio sembra facile sulla carta, ma può essere difficile in caso di emergenza. Se pensate che qualcuno stia soffocando e se è abbastanza grande da rispondervi, chiedetegli: "Stai soffocando?". Il tempo è prezioso se le vie aeree di una persona sono ostruite, quindi i passi successivi sono chiamare il 911 (o idealmente far chiamare un'altra persona) e iniziare i trattamenti di primo soccorso, come l'utilizzo dell'innovativo dispositivo Dechoker. È fondamentale mantenere la calma durante questo periodo, per non spaventare ulteriormente la vittima e per dare il meglio di sé. Pianificare e prepararsi prima di un'emergenza può aiutarvi ad agire rapidamente e con sicurezza quando arriva il momento.
Se siete caregiver, vi invitiamo a saperne di più sulla prevenzione del choking e sul primo soccorso leggendo gli altri post del nostro blog. Potete anche saperne di più sul nostro dispositivo anti-choking, il Dechoker, e sul perché riteniamo che debba essere presente in ogni kit di pronto soccorso familiare.